Basta Fanfaroni: stop sedicenti “tipster”

Con l’arrivo del Decreto Dignità che ha eliminato la pubblicità del gioco legale online sono aumentati a dismisura truffatori e sedicenti esperti di scommesse sportive e pronostici calcio.

Questi fanfaroni che spesso amano definirsi “tipster,” utilizzando un termine inglese al posto di pronosticatore, giocano in genere sue due chiavi principali: la prima, è quella di ottenere migliaia di follower, la seconda è quella di guadagnare attraverso la pubblicità di siti di scommesse.

I problemi sono però diversi; inizio con il dire che per ottenere follower creano iniziative spesso basate su campagne pubblicitarie dove si promettono “guadagni facili e immediati” illudendo le persone.

Sempre per ottenere follower possono usare iniziative che nulla hanno a che fare con il mondo delle scommesse sportive e che servono solo a pompare i loro account di centinaia di migliaia o milioni di follower e così facendo in genere hanno i loro profili YouTube o Instagram ricchi di un’altissima percentuali di giocatori minorenni.

Non è finita, spesso questi sedicenti esperti di scommesse promuovono addirittura bookmaker non autorizzati in Italia, quindi illegali.

Basta farsi un giro su YouTube e Instagram per vedere questi tanti fanfaroni che mettono in bella evidenza un bookmaker illegale oppure che inizialmente promettono guadagni milionari, poi in privato chiedono di registrarsi ad un bookmaker, molto spesso non autorizzato ad operare in Italia, per entrare in un fantomatico gruppo segreto.

Questa è la situazione: profili social dopati per ottenere follower, minorenni, siti illegali.

Ora è tempo di dire #BastaFanfaroni, salviamo i giocatori italiani da questi personaggi.

Colgo l’occasione per invitare la politica a rivedere il prima possibile il Decreto Dignità, la pubblicità del gioco legale deve esistere, naturalmente regolamentandola. Sto vedendo sempre più persone che si stanno rovinando perché il gioco illegale ormai sta crescendo a dismisura, con un danno sia alla salute dei cittadini che alle casse dello Stato.